Una delle poche cose buone che ci ha portato la pandemia per Covid 19, è sicuramente il "Decreto di Rilancio 2020", che prevede misure a sostegno delle famiglie e imprese, tra le quali desta molto interesse "l’Ecobonus al 110%" riguardante alcuni interventi di edilizia, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della "Repubblica italiana n. 128 del 19 maggio 2020. Analizziamo nel dettaglio a chi è rivolto, quali interventi edili interessano e come fare la domanda.
Ecobonus 2021 al 110% (Superbonus)
Il "Decreto Rilancio 2020" ha aperto interessanti e nuove prospettive nel settore dell’edilizia con detrazione fiscale del 110% per interventi di installazione di impianti "solari fotovoltaici", riduzione del rischio sismico e interventi di riqualificazione energetica, e nello specifico:
- Detrazioni per spese per gli impianti di impianti fotovoltaici, per spese per opere di riqualificazione energetica e per spese di installazione di opere antisismiche;
- Sconto in fattura "pari al 100%" del costo dei lavori per i committenti;
- Trasferimento del credito di imposta "pari al 110%" all’impresa che ha "effettuato" i lavori.
Spieghiamo in questo articolo, per chi ha in mente di ristrutturare casa usufruendo del super Ecobonus 110% comunicato nel Decreto Rilancio, come avviare le procedure.
Potranno usufruire del bonus tutti i contribuenti possessori dell’immobile a qualsiasi titolo (anche cointestatari e familiari, residenti e non, entro i termini previsti dal "Decreto"; enti e condomini che gestiscono le case popolari e le persone fisiche sia per interventi fatti negli spazi comuni, sia per immobili unifamiliari, sia per interventi eseguiti "nella propria" proprietà.
In attesa della pubblicazione "della legge di conversione" e dei provvedimenti attuativi "dell’Agenzia delle Entrate", vediamo nel dettaglio "quali sono" gli interventi che potranno beneficiare della detrazione fiscale:
- Interventi di isolamento termico "delle superfici opache" esterne, verticali e orizzontali che riguardano la struttura dell’edificio con una rilevanza superiore al 25% della superficie lorda totale (ad esempio cappotto termico), entro il limite di 60.000 euro per abitazione; per istituti e condomini il limite sarà da moltiplicare per il numero delle abitazioni interessate;
- Interventi "sulle parti comuni" degli edifici per la sostituzione degli impianti di "climatizzazione invernale" esistenti con impianti centralizzati: "a pompa di calore", a condensazione, con efficienza classe energetica almeno pari "alla classe A"; di microgenerazione e geotermici;
- Interventi "sugli edifici" unifamiliari, per la sostituzione della caldaia "con impianti centralizzati" a condensazione, nel limite di 30.000 euro per singola abitazione, comprensivo di bonifica e smaltimento del’impianto sostituito; ance in questo caso per enti e condomini il limite è da moltiplicare per in numero delle abitazioni interessate;
- Interventi di rafforzamento degli edifici a rischio sismico;
- Installazione di colonnine "ricarica veicoli" elettrici.
Potrebbero essere compresi anche altri interventi di risparmio energetico quali acquisto e "posa in opera" di infissi e impianti di climatizzazione "invernale esistenti dotati di caldaia a condensazione", a patto che siano eseguiti contemporaneamente "ad almeno uno" degli interventi succitati.
Documenti necessari per l'ecobonus 110%
- Scheda informativa "sugli interventi realizzati", compilata dall'azienda che ha effettuato i lavori;
- Dichiarazione di conformità rilasciata da un tecnico specializzato;
- Attestato "APE" (prestazione energetica)" emesso a fine esecuzione lavori.
La certificazione "APE" non è obbligatoria per alcuni interventi quali: sostituzione di impianti di "climatizzazione invernale" con caldaia a compensazione, acquisto e sostituzione di infissi in abitazioni di proprietà, acquisto e installazione di "schermature solari" e acquisto e installazione di pannelli solari. Si precisa inoltre che per questi ultimi interventi, le detrazioni prevedono un’aliquota che può variale tra il "50 e il 65%, non è prevista direttamente la sovra detrazione del "110%". Il pagamento effettuato per questi lavori, che saranno dal contribuente anticipati, dovrà essere tracciato: bonifico postale o bancario, indicando "nella causale" del versamento il "codice fiscale e partita iva" dell’impresa che ha eseguito i lavori e il "codice fiscale" del beneficiario del bonus.
Infine detta documentazione dovrà essere inviata "entro 90 giorni" dal termine dei lavori in via telematica all’ENEA "(Ente Nazionale per le nuove Tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile)", e comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2021.
Cessione del credito fiscale ecobonus 110%
Ma soprattutto in questo periodo di grave situazione economica che ci porteremo dietro per un bel po’ di anni, molti contribuenti non hanno la forza economica per poter anticipare somme ingenti, e quindi il Governo ha pensato alla cessione del credito fiscale. Tramite l’istituto "della cessione del credito d’imposta", la famiglia, potrà cedere all’impresa che svolge i lavori, la detrazione ottenuta per gli interventi, "che diventerà" credito d’imposta. Le imprese hanno la possibilità di utilizzare il credito di imposta come detrazioni sulle tasse successive o cederlo, a loro volta, a un assicurazione o a un Istituto Bancario, che provvederà immediatamente alla liquidazione.
Lo scopo della cessione dell’Ecobonus è quello di permettere ai contribuenti di poter ristrutturare il proprio immobile, a costo zero e senza dover accedere a dei finanziamenti, e alle imprese edili o alle banche, di ottenere un introito maggiore rispetto "al valore" della spesa. Un’iniziativa vantaggiosa per tutti, un segnale importante per il rilancio dell’economia per i cittadini, per le imprese edili e per le banche.
Uno degli interventi edili che si potranno richiedere con la detrazione Ecobonus, è il cappotto termico degli edifici e anche delle abitazioni personali, vediamo in cosa consiste.
Cappotto termico
È uno dei più efficaci metodi utilizzati per migliorare "l’efficienza energetica" di un edificio, consiste in applicazioni di diversi strati di rivestimento isolante internamente o esternamente agli edifici che garantiscono un isolamento acustico e termico, da qui il nome cappotto termico, proprio come quando d’inverno si indossa il capotto. Se applicato correttamente, risulta essere un sistema che favorisce un notevole "risparmio energetico", impedendo ai raggi esterni "di penetrare negli ambienti" in estate e mantenendo temperature alte interne durante l’inverno, riducendo sensibilmente "il consumo di combustibile" necessario al riscaldamento "riducendo", attraverso i muri esterni la dispersione termica.
Questa tecnica permette emissioni inferiori di gas serra, oltre a fornire molti vantaggi per la salute "dell’edificio" e per il benessere "di chi lo abita"; inoltre aumenta il valore catastale dell’immobile.
Il cappotto termico può essere interno o esterno all’edificio, esaminiamone la tecnica.
Cappotto termico interno
Nel cappotto termico interno si inseriscono nelle pareti pannelli isolanti più sottili rispetto a quelli esterni, si utilizza questo tipo di isolamento solitamente, quando difficoltà urbane impediscono l’isolamento dell’edificio esterno e anche perché richiede tempi di posa brevi e prezzi inferiori. L’applicazione dei pannelli sulle pareti dell’abitazione può ridurre gli spazi in volume e può risultare difficoltoso in alcune zone come la cucina e dietro glia armadi; è una soluzione che comunque necessita lo smantellamento di mobili e può creare caos se si opera in appartamenti abitati, anche se molte volte questi disagi possono essere superati da tecniche innovative.
Cappotto termico esterno
È la pratica più usata specialmente nelle ville, nei condomini o in piccoli edifici ed è quella che meglio risponde all’isolamento in quanto nella posa in opera si curano eventuali difetti e danni delle pareti esterne quali muffe e crepe. L’unico svantaggio di questa procedura è il costo elevato, gravato dalle difficoltà oggettive dell’edificio, dal quantitativo di materiale necessario e dai tempi lunghi della messa in opera, anche in questo caso molto dipende dall'impresa prescelta e dal tipo di intervento.
Il miglior rivestimento per pareti come cappotto termico
Materiali innovativi e duraturi per la doga EasyClick:
Per le facciate e le pareti esterne vengono utilizzate doghe in materiale DURO, ottenuto con gli scarti della buccia "dei chicco di riso", riciclabile e molto stabile. "Duro" è un prodotto innovativo ed ecologico, specifico per pareti ventilate e pavimentazioni. Un composito dalle elevate caratteristiche meccaniche, di lavorabilità e di prestazione. È un prodotto riciclabile ed eco sostenibile, completamente naturale, elegante, resistente e stabile.
È disponibile in sei colorazioni: bianco, silver, naturale, argilla, cemento e amaranto e due varianti di superfici: zigrinata antiscivolo o liscia. Diversi i vantaggi del materiale "DURO":
- Resistente ai raggi UV;
- Ecologico e riciclabile;
- Non rilascia schegge;
- Resistente al fuoco;
- Bassa emissione CO2;
- Trattabile e colorabile;
- Di facile installazione.
Basta fissare nella sotto-struttura, dotata di speciali clip precedentemente assemblate in nylon (la struttura arriva già con clip montate), alle pareti da rivestire e incastrare le doghe con un semplice click; un incastro veloce e semplice che riduce drasticamente i tempi di posa in opera e consente l’allineamento di ogni singola doga, in maniera automatica senza forzature.
Diversi anche i vantaggi nell’utilizzo di questa struttura:
- Sotto-struttura con sistema brevettato;
- Maggiore robustezza;
- Clip in nylon molto resistenti;
- Supporti per disegni unici;
- Possibile cambio del senso di messa in posa.
Il design può essere orizzontale o verticale e si possono richiedere lavorazioni aggiuntive: piallatura liscia, zigrinatura e profilo bombato liscio, che però "non sono compatibili" con tutti i materiali. Le doghe sono disponibili in larghezza "140 o 160 mm", in entrambe le varianti non ci sono, tra l’una e l’altra, spazi di fuga, garanzia di compattezza.
Vantaggi del sitesma Easy Click
- Tempi di montaggio ridotti;
- Allineamento perfetto;
- Struttura robusta che blocca la doga su 4 diversi punti;
- Supporti speciali per consentire la creazione di varianti di disegni.
Grazie alla perfezione del sistema, l’installazione è di semplice esecuzione, riducendo di gran lunga i tempi della messa in opera rispetto ai sistemi tradizionali: nessun rischio di errore nel montaggio, nessun ristagno d’acqua grazie a una saldatura efficiente della doga sulla struttura, sistema auto allineante e autobloccante. Ovviamente per questo eccellente sistema, è indispensabile affidarsi a persone molto competenti e imprese che mettano il cliente sempre al primo posto.
Sicuramente rimmarrete sbalorditi dal sistema EasyClick, dalla bellezza, dall'armonia e dall'aspetto straordinario che acquisteranno le vostre pareti.
Guarda i nostri prodotti per cappotto termico:
EasyChange per pavimentazione esternaSistema decking smontabile che permette di rimuovere e reinserire ogni singola doga. | EasyClick per pavimentazione esternaSistema decking montabile con i piedi : facile veloce e stabile nel tempo! |
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